Cavolo cappuccio

Brassica oleracea var. capitata

  • Famiglia: Brassicaceae
  • Fogliame: Semi-sempreverde
  • Categoria: Ortaggi
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: 1 | 5 °C
  • Altezza: 0,5 — 1 metri
  • Terriccio: Bio per ortaggi
  • Larghezza: 0,5 — 1 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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In Italia il Cavolo cappuccio è coltivato in tutte le regioni. Produce foglie lisce, fittamente addensate, a formare una palla commestibile. Le foglie tagliate a striscioline sottilissime e poste a fermentare con aceto per qualche mese donano i crauti. Esistono varietà a foglie verdi o rosse, primaverili-estive (precoci), autunnali (medio-tardive), invernali (tardive).

Consigli di coltivazione

Si adatta bene a tutti i tipi di terreno, purché profondi, ben aerati e freschi, dotati di sostanza organica. Preferisce climi temperato-freddi, non tollera il gelo. Le piantine si trapiantano ponendole in numero di 2-3 a metro quadro, su file con distanza di 60-80 cm e sulla fila con distanza di 40-70 cm. Prima dell’impianto è consigliabile distribuire letame o stallatico, durante la coltivazione si effettuano due concimazioni, con un buon apporto di calcio. Curare l’irrigazione durante la crescita delle piante e l’inizio dell’ingrossamento della palla. Mantenere il terreno libero dalle erbacce.

Da non dimenticare

La raccolta deve avvenire quando la testa ha raggiunto le dimensioni desiderate, a 60-70 giorni dal trapianto nelle cultivar precoci, 70-90 nelle medio-precoci, oltre 90 giorni in quelle tardive. In ogni caso le teste devono essere ben compatte.

Cavolo cappuccio: come e quando irrigare

Il cavolo cappuccio è un ortaggio che richiede una grande quantità d'acqua per crescere bene ed in salute. È bene bagnarlo abbondantemente durante tutto il periodo di coltivazione, effettuando anche una buona pacciamatura per limitare la traspirazione del terreno.

Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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